San Rossore è un crocevia di passioni e professionalità legate al mondo del cavallo. I maniscalchi sono una delle professioni, o per meglio dire arti, legate a questo settore.
Infatti, un cavallo atleta ha sempre bisogno di una ferratura adeguata a quelle che sono le caratteristiche del suo piede in relazione alle attività sportive che lo vedono protagonista.
Uno dei maniscalchi più famosi in Italia è STEFANO FALASCHI che con San Rossore ha un rapporto speciale. “Professionalmente sono cresciuto a San Rossore – racconta Stefano – qui abbiamo realizzato in passato due corsi di formazione professionale dedicati a questo mestiere e mi sento parte di questa squadra anche perché ogni anno l’ippodromo dedica una corsa all’Associazione Italiana di Mascalcia che io presiedo. Sono grato all’Alfea perché quando ho dato dei suggerimenti, questi sono stati sempre accolti con entusiasmo”.
E ogni anno Falaschi forgia un piccolo ma prezioso ferro di cavallo in argento che dona al proprietario del cavallo vincitore di questa corsa.
Stefano Falaschi è un nome noto della mascalcia anche a livello internazionale e applica il suo sapere ai cavalli di qualsiasi disciplina sportiva. Si parla di mascalcia proprio come un’arte, e non solo un mestiere, che deve esser tramandata ai giovani dalle persone esperte: non ci sono sconti o scorciatoie, sono necessarie una grande dedizione e voglia di apprendere.
Nelle settimane passate Fieracavalli di Verona, l’appuntamento più importante in Italia per tutti gli appassionati del mondo legato ai cavalli, ha diffuso la campagna pubblicitaria con la quale promuoverà l’appuntamento di quest’anno dal 9 al 12 novembre. La campagna utilizzerà nove ritratti realizzati da un fotografo molto importante, Tony Thorimbert, che ritraggono altrettanti personaggi in compagnia di un cavallo che rappresentano le diverse declinazioni della passione equestre.
Uno di questi personaggi è proprio Stefano Falaschi, ritratto con un Purosangue Arabo, AC Mirak.
“È dal 1977 che sono presente a Fieracavalli, prima come spettatore e dal 1982 come maniscalco di servizio e come consulente per l’organizzazione di convegni internazionali. Inoltre, sono sempre presente anche all’interno dello stand della Filiera Ippica Toscana. Come maniscalco sono tradizionalista e le nuove tecniche e i materiali innovativi li prendo in considerazione solo e soltanto quando strettamente necessari. Da questo punto di vista non sono una persona molto commerciale!”
Questo atteggiamento professionale ha portato l’organizzazione di Fieracavalli a non avvalersi più dei suoi servizi per alcuni anni, fatto salvo poi di fare marcia indietro e ingaggiare nuovamente Stefano Falaschi come maniscalco per i giorni della manifestazione.
“Questo ripensamento mi ha fatto molto piacere, anche perché il mio curriculum, che include un rapporto trentennale con la FISE, alla fine, ha un certo valore. Anche per questo motivo mi hanno chiesto di posare per questa foto e io ho aderito con piacere all’iniziativa”.
La foto, che pubblichiamo per gentile concessione di Fieracavalli, lo ritrae in compagnia di AC Mirak ed è curioso un retroscena del set fotografico.
“Siamo andati in un importante allevamento di Purosangue Arabo vicino a Verona e ho indossato semplicemente gli abiti del lavoro quotidiano. La foto è molto spontanea anche se ho dovuto togliere l’orologio che indosso sempre perché di una marca diversa da quella dello sponsor di questa iniziativa!”
Non è tutto, perché Stefano è tornato a casa con … un cavallo!
“Il proprietario dell’allevamento mi ha donato un puledro che nei prossimi mesi porterò a casa: non capita tutti i giorni di ricevere in regalo un cavallo!”