Sabato 16 ottobre si torna in pista dopo oltre sei mesi di stop e lo si fa di fronte all’appassionato pubblico toscano, e non solo. Anche se è un giorno prefestivo, per San Rossore sarà un giorno di grande festa e, quindi, non mancheranno le consuete attività collaterali.
Tornano puntuali Dietro le Quinte, la visita guidata gratuita alla scoperta di cosa avviene prima, durante e dopo una corsa, e l’animazione per i bambini a Ippolandia.
Per questo primo appuntamento della stagione 2021 – 2022 ci sarà anche un’esibizione dal gusto molto particolare: una dimostrazione di monta da lavoro con i butteri e i vaqueri.
Sui butteri e sui loro meravigliosi Maremmani c’è poco da aggiungere: la tradizione colpisce sempre la fantasia e ci fa viaggiare indietro nel tempo ma ci fa restare, al tempo stesso, ancorati al presente perché i butteri continuano a svolgere il loro lavoro a cavallo in Toscana e dell’alto Lazio.
Potremmo definirli, sicuramente in maniera errata, i butteri spagnoli ma sarebbe riduttivo per la monta vaquera che ha una sua propria storia e tradizione che nascono in Andalusia per il controllo a cavallo dei tori allo stato brado, pratica chiamata ganado bravo, dove il cavaliere o Jinete, è chiamato a mantenere in equilibrio il cavallo anche nelle situazioni più disagevoli. Una disciplina equestre riconosciuta oggi dalla Fitetrec-Ante.
I butteri sono Maurizio Ferrucci e Gianluca Gabbriellini mentre i due vaqueri sono Marco Tompetrini (medaglia d’oro a squadre agli Europei 2021) e Daniele Fontirossi (campione italiano nel 2006 e 2007).
A descrivere quanto accadrà in pista sarà Francesca Petrucci, scrittrice e figlia di Sem Petrucci grande cultore del cavallo maremmano che ha narrato anche attraverso i suoi scritti.
