Scegli il tuo cavallo e scommetti

Il coinvolgimento
Scommettere 2 euro su un cavallo non è un azzardo, ma un piacere, un modo per vivere più intensamente quei due minuti della corsa, per poter dire “questo l’ho giocato e l’ho scelto io, ho scelto io su chi fare il tifo in quei pochi minuti”. E’ vero che si può vincere anche 10 mila euro giocandone uno soltanto (vi sono scommesse particolari come il Quinté che offrono questa opportunità) ma il motivo per il quale si scommette è ascoltare lo speaker che pronuncia il nome del tuo cavallo mentre sta passando in vantaggio nei pressi del palo e vederlo con i ‘tuoi’ occhi tagliare il traguardo. Questa è un’emozione che soltanto chi la vive può descrivere.
Ricordiamoci che non ci sono molti luoghi sportivi dove possiamo tifare il ‘proprio’ cavallo senza pericoli e in compagnia della famiglia, passeggino e cane compresi… Siamo in un ippodromo, quello di San Rossore, uno di quei luoghi paradisiaci dove Pisani e Livornesi, per esempio, non solo sono amici ma spesso (e volentieri) anche soci nell’acquisto di un cavallo.
Potrebbe sembrare strano, considerando le storiche rivalità di campanile, ma è quanto è accaduto nel passato, accade nel presente, accadrà nel futuro.
Guardare i cavalli al tondino
Un’ottima soluzione è andare al tondino dopo l’insellaggio e osservare i cavalli soffermando più volte lo sguardo su quello che si ritiene più bello, più simpatico o che ci ispira di più.


Scegliere un numero
La data di nascita del figlio, di un nostro anniversario, sia compleanno o matrimonio, è da sempre considerata lo strumento giusto, sia pure cabalistico, per la scommessa ippica. Ovviamente in questo caso la scommessa non si basa su nostre abilità tecniche ma il coinvolgimento emotivo che ne consegue durante la corsa è comunque altissimo!
Scegliere in base al nome
Il cavallo ha un nome dato dal primo proprietario e spesso il pubblico sceglie di scommettere su un cavallo proprio perché il suo nome ispira simpatia o ricorda qualcosa della vita dello scommettitore. Siamo nel campo della fortuna pura, nel mondo dell’aleatorio, ma potrebbe essere un inizio vincente.


Dopo aver visto le quote del totalizzatore
Più un cavallo è favorito e più sarà difficile scommettere un euro e pensare di vincere molto. Più il cavallo è indicato come favorito e minore sarà quindi la cifra che si incasserà. Se invece si sceglie un cavallo non favorito le probabilità di riscuotere saranno basse, ma se indoviniamo realizzeremo una vincita sostanziosa.
Mediamente in una corsa abbastanza numerosa (7-11 cavalli al via) il vincente remunera con una cifra di 3-4 volte quello che si gioca se il soggetto prescelto è fra favoriti e di 8-12 volte per quelli non favoriti. Sta a noi scegliere se scommettere un evento probabile che paga poco o poco probabile che però farebbe vincere molto.
Dopo aver studiato le prestazioni
Le prestazioni sono il risultato delle gare già disputate. Come tutti gli atleti, anche i cavalli non hanno sempre lo stesso rendimento, poiché vi concorrono molti fattori, spesso sconosciuti allo stesso allenatore. La forma recente del cavallo è comunque una buona linea di giudizio.
Il consiglio, perciò, è di leggere sul giornale tecnico o sulle locandine le prestazioni di ciascun cavallo. In prima battuta esaminiamo all’inizio il cavallo tenendo in debito conto lo stato del terreno (alcuni cavalli gradiscono il fondo compatto, altri più morbido o addirittura pesante) e, se possibile, valutare confronti recenti fra cavalli presenti nella stessa corsa, considerando anche il peso portato dai rispettivi fantini.


Ascoltando le interviste
Quando i cavalli sono al tondino di presentazione i nostri giornalisti intervistano allenatori, proprietari e fantini poco prima del via. In questo modo conoscerete le ultime notizie relative ai partecipanti alla corsa.
Differenza tra scommettere al totalizzatore o a quota fissa
I nomi non impressionino perché la spiegazione è elementare. Nella scommessa al totalizzatore la quota deriverà dal calcolo di tutte le scommesse fatte su territorio nazionale e potrà essere variabile fino all’ultimo secondo prima della partenza anche se i monitor dell’ippodromo ormai indicano la quota definitiva molto probabile. Nella scommessa a quota fissa, invece, sappiamo già, al momento di scommettere quale sarà la cifra certa della nostra vincita in caso di successo del cavallo sul quale abbiamo scommesso.


Come si leggono le quote
In questo caso gli esempi valgono più di qualsiasi spiegazione. Prendiamo come giocata-base 1 euro (anche se nell’ippodromo la giocata minima è 2 euro). Se la quota (vincente o piazzata che sia) del cavallo prescelto è 1,75, lo scommettitore riceve il suo euro più 75 centesimi di vincita. Abbiamo fatto l’esempio di un cavallo superfavorito, ma se la quota sarà di 5, o 6, o 10 (oltre eventuali frazioni) quei numeri corrisponderanno esattamente agli euro che, in vaso di vincita, il giocatore riscuoterà, compreso l’euro scommesso. Semplice, no?